26 maggio, 2014

NON SI UCCIDONO COSI’ ANCHE I CAVALLI? Dal romanzo di Horace McCoy. Di Daria D.


Teatro Elfo Puccini, Milano. Dal 21 al 25 maggio 2014

“Dance will set you free” è l’invito che domina il palcoscenico ed è rivolto ai partecipanti della maratona di ballo, siamo a Hollywood, tra speranze e illusioni, venti di guerra lontana e guerra per la sopravvivenza durante il periodo della Depressione americana.
Lo spettacolo è un coinvolgimento totale, con il pubblico seduto sul palcoscenico che funge da vero pubblico della gara di ballo, gli attori che si muovono nello spazio totale della sala, tutti attenti alle vicende umane delle coppie di ballerini venute da ogni parte d’America per vincere millecinquecento dollari, premio finale per chi resisterà più a lungo, ballando in pista.
 Ricordo il film di Sydney Pollack del 1969, tratto da un magnifico romanzo di Horace McCoy, mi stupisce ogni volta per la sua perfezione formale, recitativa e narrativa ma questo spettacolo diretto da Gigi Dall’Aglio di Fondazione Teatro Due, in collaborazione con Balletto Civile, tradotto e adattato da Giorgio Mariuzzo, con la scrittura fisica di Michela Lucenti, è stato davvero una sorpresa molto positiva. Anche qui un eccellente lavoro drammaturgico e registico, molto bravi tutti gli attori anche se non posso fare a meno di citare Paola De Crescenzo che interpreta la cinica Gloria, ruolo che rivestì stupendamente Jane Fonda, posso immaginare il timore riverenziale con il quale l’attrice ha affrontato il ruolo, riuscendoci alla grande, e poi Michela Lucenti nel doppio ruolo di Rosa e della soubrette, per la sua stupenda voce ricca di sfumature e modulazioni e nel ruolo dello speaker Alessandro Averone che recita il ruolo che fu di Gig Young e che gli valse un Oscar.  Il regista ha messo insieme attori molto diversi, espressivi e interessanti, capaci di recitare e danzare nello stesso tempo, il che non è sempre facile.
E la musica dal vivo, suonata da un pianoforte, un contrabbasso, un clarinetto e un contrabbasso, oltre alla voce di Carlo Massari, é naturalmente la chiave di tutto lo spettacolo.
Leggiamo un altro striscione d’incoraggiamento che dice “When you cannot get back that’s the moment to go further” e mi ricordo del famoso “Yes we can” e di tanti altri slogan su cui è prosperata  “the land of great opportunities”.


Sì perché pur con tutti i difetti e le crudeltà (che per altro fanno parte della civiltà industriale), le illusioni e le speranze, gli Stati Uniti d’America hanno rappresentato, per tutti, la terra delle opportunità, se poi alcuni se le sono lasciate scappare, beh... c’è chi vince e chi perde, proprio come in questa gara di ballo che è naturalmente un simbolo della nostra civiltà, della vita stessa, una corsa per arrivare primi, possibilmente senza farsi azzoppare, e quindi squalificare.
Nel caso di Gloria, come un cavallo ferito, la squalifica è un colpo di rivoltella in testa per chiudere una partita persa, in cui lei ha sempre creduto poco, forse per niente.
Molto espressive, tra le altre, le scene della corsa del topo, uno slow motion frenetico per non morire, e quella dell’amplesso danzato.
Una storia tanto bella quanto crudele, un gioco “che si sa quando comincia, ma non si sa quando finirà” sulle note di “Stormy weather”, ogni coppia una storia, ogni speranza una ragione di vita, ogni delusione un motivo per risorgere più forti o per mollare del tutto.
In ogni caso, “the show must go on”.

Daria D.


Regia di Gigi Dall’Aglio
Traduzione e adattamento Giorgio Mariuzzo
Scrittura fisica Michela Lucenti
con Roberto Abbati, Alessandro Averone, Maurizio Camilli, Andrea Capaldi, Cristina Cattellani, Ambra Chiarello, Laura Cleri, Paola De Crescenzo, Yuri Ferrero, Massimiliano Frascà, Francesco Gabrielli,Luchino Giordana, Michela Lucenti, Luca Nucera, Massimiliano Sbarsi, Emanuela Serra, Caterina Simonelli, Giulia Spattini, Chiara Taviani, Nanni Tormen, Marcello Vazzoler, Chantal  Viola
adattamento musicale / pianoforte Gianluca Pezzino
clarinetto / sax Paolo Panigari, contrabbasso Francesca Li Causi,
batteria Gabriele Anversa, voce Carlo Massari
costumi Marzia Paparini - luci Luca Bronzo

produzione Fondazione Teatro Due in collaborazione con Balletto Civile

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