24 maggio, 2014

Festival Dirittinscena 2014: La miglior messa in scena e regia ad Antonio Diana per “abbascio ‘a grotta”, miglior spettacolo “il coraggio fa…90!”. Di Gennaro La Montanga TPO


Lo scorso Martedì, al Teatro Italia di Roma si è svolta la cerimonia di chiusura del festival dirittinscena 2014, alla sua seconda edizione, che ha visto esibirsi, domenica 18 maggio,  12 spettacoli in gara: LA SCELTA, MALAFIA, 4NT1GØN3; TUTTO IL MIO AMORE, “O CU NUI O CU IDI DONNE, ARGENTINE IN FONDO AL MARE, ABBASCIO ‘A GROTTA, LA TERRA E LO SPOSO, VIOLE’, ACQUA, DELITTO & CASTIGO, IL CORAGGIO FA… 90!
il Festival teatrale antimafie e per i diritti umani" organizzato dall'Associazione Culturale La Casa de Asterion, con il patrocinio di Amnesty International e del Forum dei Giovani, ha ricevuto un prestigioso messaggio dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per il valore fondamentale del teatro, nel proporre riflessioni sulle argomentazioni che riguardano i diritti umani e civili; in questi temi si sono ben distinti i due spettacoli premiati: il 1° classificato per il tema dell’antimafia, Il coraggio fa….90 scritto e interpretato da Giuseppe Arnone e diretto da Claudio Zarlocchi è una rappresentazione che sembra una cronaca calcistica vissuta in una modesta famiglia siciliana, ma che solo nel finale si svela un pretesto per citare Rosario Livatino, magistrato italiano assassinato ad Agrigento il 21 settembre del 1990.  Ben piu’ riflesso nel contenuto dei diritti civili, in particolar modo quelli della pedofilia, omofobia, femminicidio e tutte le ramificazioni dell’abominevole sfera della violenza, il dramma musicale “abbascio ‘a grotta”, scritto e diretto da Antonio Diana, il quale si è aggiudicato la miglior regia e messa in scena. Lo spettacolo, con le musiche originali di Mariano Bellopede ed in scena, oltre allo stesso autore e regista Napoletano Antonio Diana, gli attori Nino Buno, Antonio Piccolo e Marco Aspride, ha colpito in particolar modo la giuria, per l’ allestimento originale ed onirico, con elementi sospesi tra l’anima e la coscienza dei personaggi e delle storie espresse, visioni figurative ricercate tra il simbolismo della scultura e della pittura sacrale ed una forza attoriale che fa evincere nel complesso il premiato lavoro registico. Già apprezzato al Roma Fringe Festival 2013 e nel circuito teatrale del Lazio e della Campania, lo spettacolo prodotto da madrearte teatro, con radici Partenopee, si colloca con audacia tra le opere della nuova drammaturgia contemporanea nazionale.


Gennaro La Montanga TPO

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