22 marzo, 2014

“Ti posso spiegare”. Divertire con classe, un marchio di fabbrica. Di Paolo Leone


Teatro Sette, Roma. Dal 18 marzo al 13 aprile 2014

Michele La Ginestra è uno di quegli attori che, ogni volta che lo vedi al lavoro, ti domandi quale sia la magia, quali insospettabili artifici utilizzi per realizzare commedie e personaggi che ti catturano senza forzature, così, in una rete tesa ma soffice, in cui è piacevolissimo rimanere incastrati. Dopo il grande successo di “Garbatella futbol cleb”, riporta in scena nel suo Teatro Sette, una piccola bomboniera in cui si respira aria di casa, una pièce che nella passata stagione registrò clamorosi consensi. “Ti posso spiegare” è una commedia atipica, come tutte quelle di La Ginestra, in cui la sua cifra artistica e stilistica ha modo di rifulgere dal palcoscenico in maniera clamorosa. E’ in grande forma e si vede. Il suo personaggio è una “summa” di tutto il suo repertorio, costituito dalla gestualità dinoccolata, dalla mimica facciale irresistibile, da tempi comici perfetti e da quel “quid” che possiede solo lui: la capacità di trasformare la scena in un luogo – non luogo, una trama in un sogno, una possibile banale realtà nel trionfo del surrealismo. Al suo fianco, in questa deliziosa operazione, Beatrice Fazi, una garanzia di comicità da sempre, la gelosissima moglie del maldestro fotografo di moda Paolo/La Ginestra. Un binomio che funziona senza sbagliare un tempo. Con loro, un’attrice di sconvolgente bellezza, Maria Chiara Centorami, nella parte di una modella francese inspiegabilmente risvegliatasi nel letto dei due coniugi, che nello svolgersi dello spettacolo dimostrerà di essere all’altezza delle capacità attoriali di Michele e Beatrice.
 

La regia di Roberto Marafante, come sempre, dona magia all’opera, (belli e originali i movimenti scenici, manovrati dagli stessi protagonisti) rendendo la sensazione di vivere in una nuvola sospesa nel tempo, che del tempo si fa beffa. Tra equivoci inspiegabili, teorie sulla gelosia, “un abbaiar di cani che attira i ladri”, goffi tentativi di seduzione, con un raffinato gioco di “flashback” (scene di Rossella Inzillo, luci di Francesco Mischitelli e musiche inconfondibili di Antonio Di Pofi), la commedia ha il merito di divertire senza essere scontata, in bilico tra un sano ed intelligente umorismo ed un sottile lato introspettivo sempre presente nei lavori del duo La Ginestra/Bennicelli. Un’opera di qualità, delicata, di quelle che dispiace quando si arriva ai saluti finali. Da vedere.

Paolo Leone


Roma, Teatro Sette. Dal 18 marzo al 13 aprile
“Ti posso spiegare”, di Michele La Ginestra e Adriano Bennicelli
Con: Michele La Ginestra, Beatrice Fazi, Maria Chiara Centorami (in alternanza con Francesca Bellucci)
Regia: Roberto Marafante; Aiuto regia: Lilla Vancheri; Disegno luci: Francesco Mischitelli

Ufficio Stampa: Andrea Martella

1 commento:

  1. posso già immaginare la sua simpatia, il suo sarcasmo....la sua soprattutto bravura....peccato nn sn potuta andare a vedere....però già conosco il suo stile di comico...già visto in Colorado......i miei più vivi complimenti Michele! :)
    Rita Capannolo.

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