14 febbraio, 2014

“La voce di Impastato”, la voce che distrusse la Mafia con la sua ironia. Di Stefano Duranti Poccetti


Au Petit Théâtre du Bonheur, Parigi. Domenica 9 febbraio 2014

Un docu-film, “La voce di Impastato”, in cui il giornalista de "Il Fatto Quotidiano" Ivan Vadori, che firma la regia e la sceneggiatura – quest’ultima insieme a Francesca Benvenuto e Marta Daneluzzi – ci racconta da vicino il personaggio di Peppino Impastato; questo tramite un documentario in cui vengono raccolte molte e preziose interviste (al giornalista di “La Repubblica” Salvo Palazzolo, al magistrato Gian , al sociologo Nando Dalla Chiesa, alla giornalista de “Il Fatto Quotidiano” Antonella Mascali, al presidente di “Radio 100 Passi” Danilo Sulis, al fratello di Peppino Giovanni Impastato, al presidente di “Libera” Don Ciotti, al magistrato Franca Imbergamo, allo scrittore Carlo Lucarelli, al co-autore di “Radio Aut” Salvo Vitale), documentario che il regista ha voluto in qualche modo alleggerire raccontandoci la vicenda del giornalista Pietro, alle prese con l’apertura dell’inchiesta su Impastato, e sulla sua ragazza Elena, che non riesce a capire come il suo fidanzato possa essere così preso da questo lavoro rischiando di mandare in fumo lo stesso rapporto con lei. Come spiegherà lo stesso Vadori alla fine del documentario Elena rappresenta quella parte d’Italia che non s’interessa ai problemi del Paese e che si rende così in qualche modo complice, seppur involontariamente, della malavita.
 




Peppino Impastato è certamente un personaggio molto particolare: nato e cresciuto tra mafiosi, a un certo punto decide di distaccarsi da questo ambiente, cercando di combatterlo con un mezzo apparentemente soffice, in realtà devastante… l’ironia. È con la sua “Radio Aut” infatti che cominciò a prendere in giro i mafiosi della città, ottenendo un glorioso successo, grazie ai divertenti aneddoti raccontati, che stimolarono le chiacchiere nei bar di tutta Palermo. Questa ironia evidentemente fece paura e la notte tra l'8 e il 9 maggio 1978 avvenne, a Cinisi, l’omicidio di Peppino Impastato, in circostanze misteriose e non ben chiarite.
Il documentario ci racconta così il personaggio del protagonista tramite le testimonianze di chi lo conobbe e di chi seguì l’inchiesta, quella inchiesta riaperta nel febbraio del 2012 dalle Procure di Palermo e di Trapani. In questo documentario è Pietro che con determinazione ed energia cerca d’indagare su questo misterioso caso, è lui che vuole il bene dell’Italia, che lotta in qualche modo contro la Malavita e che alla fine, grazie all’ironia e alla piacevolezza delle trasmissioni di Peppino Impastato, riuscirà a riconquistare anche Elena, che si era allontanata da lui sentendosi trascurata.
Un docu-film indipendente ben girato e che attualmente sta facendo il giro di tutta Europa… non perdetevelo!

Stefano Duranti Poccetti



“LA VOCE DI IMPASTATO”
HD, 70’, Italia, 2013
Regia: Ivan Vadori
Sceneggiatura: Ivan Vadori, Francesca Benvenuto, Marta Daneluzzi
Operatori video: Simone Mastroianni, Matteo Sabadini
Fotografia: Renato Bianchini
Musiche: Marco Giardina
Montaggio: Max Sebriko
Cast Attori: Andrea Tich, Natalie Norma Fella, Sara Beinat
Graphic Design: Alice Durigatto

Uff. comunicazione: Marianna De Palma

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