21 gennaio, 2014

Antonio La Rosa. Dipingere con la recitazione. Intervista curata da Claudia Conte


Cari lettori del Corriere dello Spettacolo,
oggi, con questa intervista, la vostra redattrice Claudia Conte vi farà conoscere meglio Antonio La Rosa, brillante attore e pittore italiano.

Ciao Antonio! Sei pronto a rispondere alle domande della bionda redattrice del Corriere dello Spettacolo?

Mi devo preoccupare Claudia?!? (ride)

Bene… Iniziamo dalla prima…

Ok, sono pronto e in posizione!

Sogni ed aspirazioni di Antonio da bambino. Cosa volevi fare da grande?

Beh... è passato un po’ di tempo da allora... non avevo le idee molto chiare… erano tante e confuse! Il fatto è che mi facevo prendere dall’enfasi quando vedevo i telefilm… e insomma da grande io volevo diventare il personaggio al quale mi ispiravo: un giorno era Zorro, un altro Tarzan, Mag Giver, Batman… e ci credevo realmente, poi crescendo ho capito che non si trattava di mestieri e lavori!!! E così credo sia diventato inevitabile l’incontro con la recitazione! Forse un mestiere in particolare  c’era: l’architetto, più che altro per l’immagine che avevo io di tale professione! Un personaggio stravagante circondato da colori, super creativo che dava vita ad ogni sua visione, che stava sempre li ad abbozzare e disegnare; ma quando “da grande” ho capito che avrei dovuto studiare tutti quei libri con materie scientifiche allora ho capito che non era proprio la mia vocazione!!! Ho ripreso così a cercare una strada che mi permettesse di essere ogni giorno un personaggio diverso!

Quando e come è nata la passione per la recitazione?

È nata alle scuole medie, al mio secondo anno di prima media!! E già... sono stato bocciato alle scuole medie... ma questa è un'altra storia, poiché un episodio in apparenza banale in realtà ha cambiato completamente il mio modo di vedere la vita: fino a quel momento era solo una discesa, tutto perfetto e idilliaco; ma nel momento in cui sono stato bocciato mi sono sentito diverso, a tratti inferiore.  Non capivo perché la vita fosse stata ingiusta con me! Così la mia reazione fu quella di dimostrare di essere all’altezza di ogni situazione, il che non è totalmente sano, diciamolo! Comunque, a distanza di pochi anni, capii che quella sterzata repentina della mia vita, in apparenza vissuta come un lutto, in realtà fu provvidenziale per ciò che sono oggi!! Insomma nel mio secondo anno di prima media cambiai insegnante di italiano, incontrai il nuovo professore che con gran capacità riuscì a trasmettermi l’amore per la poesia, per la letteratura e per il teatro! iniziammo un laboratorio teatrale portando in scena uno spettacolo alla fine dell’anno e io mi aggiudicai uno dei ruoli da protagonista: ero Gesù anzi Jesus e lo spettacolo era Jesus Christ Super Star. Per la prima volta vidi davanti a me circa 400 persone che pendevano dalle mie labbra... che provavano delle emozioni durante la mia interpretazione! Ricordo che a fine spettacolo rimasi per più di un ora in piedi a salutare e ringraziare tutti gli spettatori che nel frattempo si fecero avanti sulla scena! Intendiamoci erano tutti amici e parenti venuti per amarci e senza la minima pretesa “artistica” ma fu talmente forte quell’impatto e talmente bello sentire quell’energia che aleggiava nell’aria che capii che non avrei più potuto fare a meno di questa sensazione, e che forse la mia missione di vita sarebbe stata proprio quella di poter trasmettere delle emozioni al prossimo donandomi, mettendomi a nudo, lasciando qualcosa di me e prendendo qualcosa da ogni persona incontrata nel mio cammino!ata alle scuole medie, il mio secondo anno di prima media!! rie scientifiche allora ho capito che non era proprio la mia vocazi

Cosa vuol dire essere attore per te ?

Essere attore?! È una domanda impegnativa! Ci sono varie sfumature nell’essere attore. Intanto una grande capacità di guardarsi dentro, di ascoltare le critiche , di mettersi a nudo con se stessi e con il prossimo, avere voglia di accrescere la propria interiorità, essere generosi nel donarsi alla platea e al personaggio interpretato, essere egocentrici ma non vanesi o narcisi, occorre dimenticare il proprio nome cognome ed estrazione sociale, avere una gran capacità d’ascolto e visione d’insieme. Per fare una sintesi probabilmente va cercato il significato ultimo e superiore del mio svolgere tale “professione” che è un vero e proprio “stile di vita”: ambasciatore d’emozioni e di pensieri oltre il tempo! Ecco credo che questa sia la definizione più appropriata.

Qual è stato l’evento che ritieni più importante per la tua carriera artistica?

Sarebbe riduttivo trovarne uno a tutti i costi!!! Il primo in assoluto l’ho raccontato poco fa ed ho imparato che ogni evento in apparenza disastroso in realtà a lungo raggio permette di seguire la via del proprio destino! E poi un divenire di eventi ha contribuito alla mia carriera artistica: l’incontro con alcuni insegnati di recitazione, che mi hanno saputo donare risposte alle esigenze del momento, come Dario Siddi, Carlo Merlo, Gianfranco Migliorelli, Bernard Hiller. Con Bernard in particolare ho avuto modo di conoscere attori da circa 16 nazionalità diverse, durante una breve esperienza a Los Angeles, comprendendo il potenziale della verità in scena e sperimentando quanta ricchezza interiore ci fosse in tale “mestiere”. L’incontro con Bianca Toccafondi, attrice teatrale e televisiva, scomparsa qualche anno fa, dalla quale ho capito la forza e l’energia che il teatro può risvegliare anche in un corpo oramai malato e debilitato! Era incredibile come quando saliva sul palco pareva trasformarsi in un leone!
La mia carriera è una lunga scalata, ed ogni giorno faccio un gradino in più: con amore, follia, dedizione, coraggio e paura, creatività, gioia!
Non ho avuto quel che si dice “l’incontro importante” per cui tutto cambia dall’oggi al domani! Ho una carriera che coltivo istante per istante, seguendo la via della coerenza dei miei valori e ideali! Tenendo conto che il risultato più grande è il vivere intensamente il presente e dico questo, lontano da voler fare il saggio, ma perché ho sprecato tanto tempo ad inseguire il futuro senza rendermi conto che diventa presente ancor prima di accorgersene. Allora tutto ciò che conta per la mia vita è quello che ogni momento vivo!
Ci sono anche tutta una serie di incontri totalmente “casuali” che celano dietro se un agente, un manager, un gallerista, un artista... che poi ruoteranno intorno alla mia vita o io alla loro! Eheh
Insomma forse il più grande avvenimento è stato il mio risveglio interiore! Dovuto a tutto ciò che la mia vita nel bene e nel male mi ha fatto incontrare, permettendomi di avere la mia attuale visione della vita: ogni cosa va sognata, desiderata, amata, vividamente immaginata, infine quando davvero se ne avverte l’esigenza più profonda diventa materia! Niente trucchi o giochi di magia, solo ascolto del flusso vitale!


Cos’è per te il teatro ?

E’ per eccellenza la culla in cui prende vita la non vita, in un continuo divenire!
Un tempio in cui poter respirare il profumo del legno, delle quinte, dei camerini, quasi raccontassero tutta la vita che ha preso forma in precedenza! Mi piace molto andare a teatro qualche ora prima dello spettacolo e fare i miei rituali nel silenzio della platea vuota: dalla respirazione agli esercizi di masticazione al rilassamento e visualizzazione dello spettacolo!
Il teatro è un luogo, ma è anche una emozione, tutto ciò che è vitale può esser definito teatro! Ogni volta che cammino per strada e sto a contatto con altre persone mi accorgo che la vita reale regala momenti teatrali straordinari! È un luogo in cui le bugie diventano realtà, dove tutti siamo autorizzati a ritornare bambini, e possiamo amare, soffrire e gioire, avendo l’alibi di essere semplicemente attori o spettatori senza nessun altra responsabilità!
Ma è anche un termometro di civiltà! Insieme alla cultura in generale! Un paese senza teatro e senza cultura è un paese sterile! Poiché tutto ciò che è razionale è estremamente importante per la società, per lo sviluppo e l’evoluzione, per lo più materiale, ma noi siamo creature fatte anche di sentimenti, emozioni, stati d’animo! Credo che se fossimo più allenati a vivere il lato creativo, quanto lo siamo nel gestire quello razionale, ci sarebbero in giro sicuramente meno malattie psicosomatiche! Eheh… Perciò è importantissimo che tutti lo sostengano: facendolo o andandolo a vedere!!!!

Ma sei anche un pittore. Ci racconti qualcosa di questa tua passione? Quando hai capito che la tela sarebbe diventata tua “amica”?

E già, così pare! Eheh... Ho “scoperto” la pittura intorno al 2006 durante un corso di intelligenza emotiva! Appena arrivato a Roma per studiare recitazione, ho dovuto trovare un lavoro per potermi mantenere. Così ho iniziato a lavorare, come consulente di credito immobiliare, per conto di una banca: in sostanza facevo i muti a chi comperava casa! In quel periodo ho scoperto il mio esser dottor Jackie e mister Hide: di giorno giacca, cravatta ed espressione seria e affidabile; la sera a teatro, bohemien, sciolto, libero da ogni perbenismo! Insomma, in questo periodo della mia vita, durante un corso aziendale si parlava di intelligenza emotiva e quindi di colori emozioni musica istinto. . . il tutto culminava nell’esternare su un cartellone 70x100 con colori, matite, penne, mani, dita, pennelli e quant’altro, tutto ciò che aleggiava in quel momento nella nostra anima senza ragionare, senza freni inibitori! Al primo tentativo, ragionato e concettualizzato, avevo fatto un qualcosa di inguardabile!!! Mi restavano solo 10 minuti per fare qualcosa di meglio… così, senza pensare, ho iniziato ad imbrattare un nuovo cartellone con tempere e matite impastando il colore con le dita, fuori dal tempo e dalla ragione, non avvertivo più la presenza di nessuno intorno a me! Alla fine il risultato: una esplosione di emozioni… mi sentivo leggero, arricchito, adrenalinico! Una cosa davvero strana. Arrivato a casa ho comprato tele colori e pennelli ed ho iniziato a sperimentare… poi a leggere e studiare qualche tecnica... e ancora oggi accade, ho iniziato a frequentare artisti dai quali poter scoprire sempre cose nuove… pur mantenendo il mio percorso privo di contaminazioni, visto che non ho alcuna esperienza accademica! Un anno dopo questo primo incontro con la pittura, una persona volle comprare un mio quadro! Era la mia versione dei fatti dell’origine del peccato, quindi con tutti i personaggi del caso fra cui anche Gesù e Giuda; la contrattazione della tela è avvenuta in via della croce 33, a proposito di casualità e coincidenze! Eheheh… Ecco questo è uno degli accadimenti importanti per la mia carriera artistica! E così, da questa esperienza in apparenza “negativa”, nel fare un lavoro agli antipodi rispetto alle mie aspirazioni artistiche e solo per potermi mantenere economicamente, la vita mi ha donato un'altra importante sterzata!!! Pochi mesi dopo si concluse la mia esperienza “bancaria” riuscendo a concretizzare una serie di progetti attoriali, potendomi così dedicare totalmente alla mia ricerca artistica su tutti i fronti! Di questa esperienza porto con me ancora delle splendide amicizie oltre che l’importantissima scoperta della pittura nella mia vita! Come dire: da ogni esperienza è possibile trovare il bello, o quanto meno trarne ispirazione e conoscenza!!!
Sono passati solo 7 anni da quando ho iniziato ed esprimermi pure con i colori e devo dire che la cosa continua a darmi un sacco di soddisfazioni emotive! Ho fatto diverse mostre collettive e personali e sto lavorando proprio in questo periodo a delle nuove mostre.
Mi piace fondere la pittura al teatro e spesso ai vari pensieri sparsi che attraversano la mia mente, per questo durante le mostre di pittura mi piace sempre unire delle performance teatrali, in cui poter creare un ponte fra opera e pubblico!
Vorrei infine precisare che ho raggiunto una consapevolezza, probabilmente dovuta alla sempre più frequente domanda “ ma tu sei un attore o un pittore? dovrai scegliere prima o poi!”: Sono un libero pensatore che si esprime con la recitazione, con la pittura, la scrittura di pensieri, la scultura prevalentemente in legno di recupero spesso arrivato dal mare, ma anche con ferro e pietra!

Hai avuto anche esperienze nel grande e piccolo schermo... qual è il lavoro che ti ha dato maggiori soddisfazioni?

Si ho avuto pure alcune esperienze di set, che a dire il vero fino a un anno fa non ho mai cercato, poiché molto legato al teatro. .  ai suoi tempi e al sapore del contatto diretto col pubblico!!!
Ogni esperienza di set è comunque bella per tutto quello che si svolge dietro ad una immagine… tutto il caos di maestranze che lavorano per rendere perfetto ed unico quell’istante. In quel caso l’attore deve solo sapere aspettare pazientemente il suo turno!! Ma nel guardarmi intorno tutto prende una nuova dimensione!!!
Comunque per tornare alla domanda: credo che la più interessante ed incisiva sia stata l’interpretazione di Leonardo Da Vinci per una docufiction distribuita in Giappone a Tokyo in occasione di una mostra internazionale dedicata al grande Genio! Mi piace l’idea di essere, almeno per il Giappone, il volto di Leonardo!!!
È stata una splendida emozione ritrovarmi a scrivere con la mano sinistra in senso inverso, a suonare la lira avvolto da una coltre di incensi per ricreare i fumi di candele e bracieri dell’epoca!
È stata una esperienza in cui ho potuto vivere da vicino l’evoluzione di questo grande maestro universale! Ho potuto anche vedere come lavorano i giapponesi, il regista, dalle poche parole, era molto attento a tutto, idee molto chiare e grande rispetto per il lavoro mio e di ogni maestranza! Non capita sempre!!

C’è un pittore che stimi particolarmente e cui ti ispiri?

Van Gogh! Amo gli espressionisti e gli impressionisti in generale, ma lui è il mio mentore! Mi piace il suo tratto folle e istintivo! Riconosco nell’istinto la più sincera verità del proprio messaggio, della propria ricerca artistica. Sebbene lui avesse pure una ottima tecnica, basti vedere le prime opere! Ma la cosa più importante da un punto di vista della scoperta e della ricerca artistica, arriva quando si mette da parte la tecnica, usandola in modo inconscio, eventualmente, ma senza esserne succubi, lasciando incalzare il lato istintivo! Esistono pittori molto dotati tecnicamente parlando, ma cosa è la tecnica senza l’anima? Ed è per questo che in Vincent vedo l’essenza d’una ricerca pura e incontaminata! Non è l’unico chiaramente, ma è quello che ha saputo toccare le parti più intime del mio cuore!

L’opera d’arte a cui ti senti particolarmente legato?

La terra!!! Devo dire che Dio a fatto davvero un gran capolavoro! Pare una battuta ma è la mia più totale verità!!! Esistono opere di svariati artisti… quando guardo la Pietà di Michelangelo, rimango in silenzio, a meditare su come sia possibile rendere calda e viva una materia, che quasi per antonomasia, è sempre associata alla morte! Eppure in ogni centimetro di questa scultura esiste vita e vivacità espressiva!!! Anche l’argomento è a me caro! Ma la prima volta che ho pianto davanti ad un opera d’arte, è stato entrando al Vincent Van Gogh Museum di Amsterdam, davanti ad uno dei suoi autoritratti, visto e stravisto in foto, libri, giornali, ma nel vederlo li dal vivo, guardarmi dritto negli occhi è stata una sensazione folle!!!!!
Il tratto, lo spessore del colore, l’intensità espressiva, mi pareva quasi di sentire il profumo dell’olio… la sensazione è stata mista e contrastante,  fra lo scoramento e la necessità immediata di prendere in mano tele e colori!
Ciò nonostante reputo che restare in silenzio a contemplare la natura, ad ascoltare il fruscio del vento, le sfumature del cielo, la composizione cromatica di ogni anfratto terrestre e non, sia il maggior godimento e arricchimento artistico! Per questo preferisco esternare la mia versione dei fatti, nell’atto creativo, a volte tralasciando alcuni particolari e rifiniture, poiché per quelle basterebbe guardare la realtà!
Comunque, forse la Pietà di Michelangelo rimane la risposta più appropriata! Sicuramente per la vitalità di cui parlavo prima, ma anche perché mi riporta ad un momento di vita, ad una azione nella non azione, insomma riporta alla mia mente anche il teatro, l’interpretazione d’un dramma e di una vittoria come quella di Gesù, senza entrare nel merito della religione in se!

C’è un sogno nel cassetto che vorresti realizzare?

Beh, a dire la verità sono svariati e sono tutti di fronte a me, pronti per essere cavalcati! Qualcuno più vicino, qualcuno più lontano… anche perché i sogni sono anche il brivido dell’incertezza che un desiderio ci suscita! Il cassetto è aperto e intendo lasciarlo tale!!! Un grande sogno è quello che già sto vivendo nel fare ciò che amo!
Fra gli altri il poter lavorare in teatro con Gigi Proietti, maestro in ogni suo virtuosismo!
E a dire il vero anche tanto altro. . . ma a volte parlarne rende più debole l’energia che matura nel inseguirli impavidamente!!!! Perciò credo sia meglio raccontarli man mano che prendono vita!!!

Progetti futuri?

In programma ci sono svariate cose: gireremo fra poco un corto che rappresenta l’unione fra pittura teatro e pensieri sparsi di cui abbiamo parlato prima! Diventerà una performance ed una installazione nelle mostre che farò a breve e delle quali ti darò maggiori dettagli più avanti, dopo aver definito il tutto ufficialmente!!
Ci sono poi una serie di spettacoli che stiamo portando in giro per l’Italia. Ho appena concluso una serie di repliche al Teatro degli Audaci con “DUE CUORI E UNA CAPARRA” una commedia scritta e diretta da Valentina Fratini, giovane e promettente sceneggiatrice del panorama italiano! Parallelamente portiamo in giro oramai da qualche mese IL TEMPO DI UNA LAVATRICE commedia scritta e diretta da Angela Calefato che oltre a scrivere delle splendide sceneggiature è anche bravissima interprete insieme a me dello stesso spettacolo!
Ci sarà anche la messa in scena di altri due nuovi lavori teatrali, oltre ad alcuni progetti nel piccolo e grande schermo dei quali avremo presto notizie!

Da parte mia e di tutta la redazione, i migliori ringraziamenti, per averci concesso la possibilità di conoscerti meglio, sia sotto il profilo artistico, che personale. L’intervista si avvia verso la sua fase conclusiva… Ma prima manda un saluto ai lettori del Corriere dello Spettacolo!

Amici del Corriere dello Spettacolo, un forte abbraccio a tutti! E che i nostri sogni possano sempre essere vivida immagine nei nostri occhi! Felice di aver condiviso una piccola parte di me con tutti voi!
Vi aspetto a teatro e in galleria!!!!!!!

Ciao Claudia!


Curata da Claudia Conte

7 commenti:

  1. Complimenti bravo come attore e anche pittore

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  2. Complimenti cumpo'! Bella intervista! 😊
    Ti & co.

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  3. BRAVO ANTONIO E' UN'ORGOGLIO PER IL NOSTRO PICCOLO PAESE UN'ARTISTA SEMPLICE E DETERMINATO COME TE

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  4. un raggio di sole e una ventata d'aria fresca in un'italia che ristagna e puzza di fango.bravo Antonio!!!

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  5. Formidabile libero pensatore...continua a stupirci e dilettarci xxx

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  6. Formidabile libero pensatore...continua a stupirci e dilettarci xxx

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