06 luglio, 2013

“Il Sentiero dei Condotti”. Correre attraverso il Ponte delle Torri e ritrovarsi immersi nel verde. Di Stefano Duranti Poccetti


Fino ad oggi mi sono dedicato principalmente a scrivere recensioni di spettacoli, ma ora voglio proporre una cosa un po’ diversa, visto e considerato che la cultura non si consuma solo dentro i teatri, ma anche tra i meandri della natura. Cultura infatti è anche bellezza naturale e paesaggistica e cosa c’è di meglio di vivere questa cultura tramite una bella corsa sportiva?
Lo stesso Massimo – che ha detta sua ha vinto 4 maratone di New York – mi ha consigliato fortemente il percorso del “Sentiero dei Condotti”, straordinario cammino panoramico che, attraverso il suggestivo Ponte delle Torri – un antico acquedotto romano – ci permette di circondare la Rocca, per arrivare infine a Spoleto bassa. All’inizio del percorso, dopo avere superato il Ponte, che si affaccia sul magnifico panorama delle montagne spoletine, abbiamo anche la possibilità di bere e rinfrescarci, visto che è presente una sorgente naturale di acqua fresca e buona… cosa potremmo disiderare di meglio per cominciare la nostra corsa?
All’inizio il sentiero è un po’ ostico, intriso di pietre e di sassi, ma in un secondo momento diventa sterrato e piacevole. Durante il tragitto ci troviamo alla nostra sinistra la visione della Rocca e, mano a mano che corriamo, riusciamo ad ammirarla in tutte le sue angolazioni. Il percorso è fresco ed è circondato da boschi, che lo ombreggiano e che lo rendono ancora più suggestivo. Andando avanti giungiamo infine a una ripida strada in discesa, una strada che ci conduce direttamente a Spoleto bassa, che però non è adatta per correre. È per questo che rigiro e me ne torno verso il punto di partenza; bevo ancora acqua fresca e riattraverso il bellissimo Ponte. Il Ponte delle Torri è veramente un intermediario tra la città di Spoleto e le sue zone naturali ed è eccezionale che bastino solo pochi minuti per raggiungerlo dal centro storico e che bastino ancora pochi altri minuti per ritrovarsi immersi nel verde.


Stefano Duranti Poccetti 

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