21 aprile, 2013

“Raku” e “Fragilefrana (studio)”. Le ultime da Invito di Sosta 2013. Di Stefano Duranti Poccetti



Arezzo, Teatro Mecenate. Domenica 14 aprile 2013


Una donna che danza (Silvia Mai) sopra un ristretto spazio scenico, che ricopre solo una minutissima parte del palco; danza accompagnata da una onomatopeica voce di sottofondo, quasi una eco; la performer tiene un bastone fra le mani, un bastone che potrebbe forse rappresentare una katana, una spada Samurai. La danzatrice si muove nella semi-oscurità e dà luogo a una gestualità ieratica, solenne e monumentale; si muove come a voler ricevere i flussi di energie esterni, flussi che completano il suo movimento d’intensa energia interiore. Passano così i dodici minuti di questo assolo, dove, alla fine, le luci vengono puntate sugli spettatori, che hanno una bellissima visione, quasi divina, della danzatrice, nascosta nell’aura della luminosità.
Questo è “Raku”, uno dei due spettacoli visti in occasione dell’ultima sessione di Invito di Sosta di quest’anno. Faccio i miei complimenti all’Artista per essere riuscita brillantemente a donare al pubblico la sua intensità corporea e interiore, intensità che sa rendere al meglio con uso consapevole e sapientemente controllato del suo corpo e della sua gestualità.
“Fragilefrana (studio)” è il secondo spettacolo portato in scena, in cui vediamo muoversi sul palco tre danzatrici. La scena viene trasformata in un luogo visionario, il cui soggetto della visione è forse frutto di una delle protagoniste, che, vestita in nero, si muove da una parte all’altra della scena prima e dopo le situazioni oniriche create sul palco. Ciascuna delle danzatrici dà luogo a entrate in scena in sembianze piuttosto astratte: passa lentamente una donna con un lunghissimo strascico nuziale; un’altra si porta invece con sé una sedia, camminando in modo frenetico e mostruoso in un movimento che ci ricorda da vicino certi personaggi artaudiani; un’altra figura porta con sé una lanterna. Si potrebbe forse parlare della poetica dell’objet trouvé, in cui gli oggetti vengono caricati, cotestualizzandoli, di significato artistico. Gli oggetti vengono infatti simbolicamente tutti disposti sulla scena alla fine dello spettacolo, come a volergli attribuire un ruolo protagonistico. Si tratta insomma di una performance composta da visioni intenzionate a creare un mondo altro, un mondo distante da quello reale, un mondo che non né di luce abbagliante né di ombra infernale, visto e considerato che le messa in scena non è caricata, positivamente o negativamente, di grande forza emotiva.
Mi è parso uno spettacolo a dire il vero poco originale e non troppo bene organizzato. I rimandi ad Artaud e all’Objet trouvé ne fanno una performance già vecchia e poco condita di originale personalità. Purtroppo, come detto, non è forte l’intensità emotiva sul palcoscenico, dove accadono situazioni tra di loro non ben legate – sopra a tutte, credo, disdice l’arrivo in scena di due danzatrici che ballano in modo ansioso e frenetico con ripetute cadute a terra.
Uno spettacolo che non riesce a introdurmi nel suo mondo visionario e di cui non capisco l’obiettivo finale.

Stefano Duranti Poccetti


RAKU 2012 / 12’SILVIA MAI VERONA
di e con Silvia Mai voce Chiara Orefice disegno luci Enrico Fabris vincitore del Premio GD’A Veneto 2012

FRAGILE FRANA (STUDIO) 2012 / 40’ELEONORA CHIOCCHINI PERUGIA
ideazione Eleonora Chiocchini
con Eleonora Chiocchini‚ Daria Menichetti‚ Chiara Michelini
luci Andrea Margarolo
suono e video GDeSIGN
scene Lucia Ortiz Oshiro‚ Mario Sirchio
costumi Franca di Lorenzo‚ Rita Petrone
Eleonora Chiocchini / Artisti Associati SOSTA PALMIZI
con il sostegno di MiBAC‚ Dipartimento dello Spettacolo e Regione Toscana‚ Settore Spettacolo coproduzione Fabbricaeuropa‚ Napoli Fringe Festival
con il sostegno di Associazione Dance Gallery (Pg)‚ Teatro San Materno (Ascona‚ CH)‚ Teatro Solomeo - Fondazione Cucinelli (Pg) progetto vincitore del bando Created in Umbria un’iniziativa realizzata da Comune di Terni‚ Teatro Stabile dell’Umbria‚ Associazione Demetra‚ Associazione Indisciplinarte e Fast Festival nell’ambito di Creatività Giovanile promosso e sostenuto dal Dipartimento della Gioventù – Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani e vincitore del e45 Napoli Fringe Festival verso il 2013

Nessun commento:

Posta un commento