17 febbraio, 2013

“All’Ombra della Vicaria”, quando il Teatro ricorda la storia dimenticata. Di Maribù Lasati


Napoli, Castel Capuano, ex tribunale. Venerdì 15 Febbraio 2013

Un gioco di luci e ombre per raccontare i moti del 1848. Una cronaca della storia napoletana che riporta sulla scena i personaggi che il tempo ha dimenticato. Da questo binomio nasce lo spettacolo "All’Ombra della Vicaria". All'interno dell’antico tribunale di Napoli, la regista Cinzia Mirabella, questa volta anche in veste di attrice e autrice, riporta sulla scena una Napoli con le sue difficoltà e i suoi dolori, che lotta per essere libera. Un viaggio malinconico e interessante che ferma e congela il tempo, dando spazio a figure nuove dimenticate dai libri di storia.
Al centro del racconto il giovane rivoluzionario Paolo Rodinò, interpretato da un eclettico Giorgio Sorrentino, insieme a Francesco Dall'Aglio, Roberto Majello e Guido Liotti che conducono gli spettatori in un ritorno al passato dal ritmo incalzante. Una fedele ricostruzione storica degli avvenimenti che si svolsero nel maggio del 1848 a Napoli, quando un compromesso fra la casa reale dei Borbone e i liberali moderati diede brevemente vita al Regno delle due Sicilie, il primo governo democratico della penisola. Ma l’intesa risultò fin troppo precaria e provocò una sommossa. Nonostante il clima rivoluzionario e la portata dei moti si ritornò all’assolutismo e si svolsero lunghi processi a carico dei responsabili, molti dei quali si conclusero con la pena di morte.
Roberto Majello
Su questo sfondo l'intellettuale alle prime armi si trova a far parte di un progetto più grande di lui, che lo investe non solo personalmente ma anche dal punto di vista familiare.
Un puzzle complesso di intrecci storico-sociali che si sviluppa nel corso della storia e che descrive la vita di un tempo.
Un compito difficile quello di Mirabella che ha eseguito con stile riuscendo a compiere il suo obiettivo: districare la matassa e attraverso le storie creare una visione d’insieme complessa e ben costruita. Non si rinuncia all'aspetto psicologico, i caratteri dei personaggi sono ben definiti senza essere stereotipati.
Anche i costumi e la location della storica ed evocativa sala del Tronetto di Castel Capuano, con le sue decorazioni lignee a intaglio dorato, coinvolgono lo spettatore in quella che è definita "la primavera dei popoli", ripercorrendo l'avvenimento della rivolta dei Settembrini. Un viaggio in cui si incrociano le vite di numerosi personaggi realmente esistiti che con il tempo sono stati dimenticati.

Maribù Lasati


ALL’OMBRA DELLA VICARIA
I moti del '48 a Napoli:
Ricostruzione storica e adattamento teatrale
di Cinzia Mirabella
con
Francesco D’Aglio, Guido Liotti, Roberto Majello, Cinzia Mirabella, Giorgio Sorrentino
Regia Cinzia Mirabella

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