11 dicembre, 2012

“Un Ispettore in casa Birling”. La Casa del “Delitto”.



Napoli, Teatro Diana. Sabato 8 dicembre 2012

In casa Birling abita una famiglia un po’ particolare e che non sa di esserlo. Si tratta di una particolarità un po’ cruda, visto che i protagonisti sono tutti in qualche modo “colpevoli” del suicidio di una giovane e bella ragazza. La colpa del capofamiglia Arthur, un ricco industriale, è stata quella di licenziarla dalla sua azienda; la colpa della figlia Sheila è stata quella di aver fatto sì che la giovane fosse licenziata dal successivo lavoro di commessa che aveva trovato; la colpa del fidanzato di lei era stata invece quella di averla abbandonata dopo averla amata, e così via… Tutti hanno una parte in causa in questo suicidio.

A scovare tutto è un misterioso Ispettore, che conosce tutte le vicende legate ai protagonisti. Quella dei Birling è una ricca famiglia, molto legata all’apparenza e questa vicenda smaschera i loro cuori, li mette davanti al loro “delitto”. Il finale è inaspettato: L’Ispettore se ne va e la famiglia s’informa dalla Polizia se esista un tale Ispettore e dall’ospedale se una ragazza si fosse suicidata realmente in quella notte, ma la Polizia non conosce l’Ispettore e all’ospedale nessuna ragazza è deceduta. I Birling quindi sembrano tornare allegri, sembrano essere disposti a mettere sopra una pietra a questa brutta storia, salvando anche il fidanzamento tra i due giovani – il ragazzo, si ricorda, aveva tradito la fidanzata con la suicida. Ma inaspettatamente arriva una chiamata: è la Polizia, che informa che una ragazza è morta suicidata e che i Birling subiranno un interrogatorio.
La scena è la stessa per tutta la durata dello Spettacolo: la casa Birling – a sinistra il cartello con il nome della famiglia, incassato all’interno di stoviglie d’oro per sottolineare la ricchezza -, immersa all’interno di una suggestiva atmosfera di luce arcane (veramente complimenti a Umile Vainieri, che ha curato il disegno luci), una luna in alto destra, il tutto accompagnato da musica classica e Jazz; si tratta di un’atmosfera da suspense, un’atmosfera da Giallo, un’atmosfera alla Hitchcock. Sentiamo il fiato sul collo per questo Spettacolo, raccontato anche in modo ironico: qualcosa sta per succedere, ma che cosa? (Non ci poteva essere migliore scenografo di Almodovar).
I personaggi, a mo’ varietà, si presentano con un cartello prima che la Rappresentazione abbia inizio, una Rappresentazione molto piacevole, ben interpretata dai personaggi. Mi sono piaciuti Andrea Giordana nei panni di Arthur e Paolo Ferrari in quelli dell’Ispettore di Polizia, come del resto ottima l’interpretazione della brava Orsetta De Rossi. In definitiva, senza fare distinzioni di qualità, devo dire che mi sono piaciuti anche tutti gli altri attori in scena – Cristina Spina, Vito Di Bella, Mario Toccafondi, Loredana Gjeci – e che ho trovato anche ben riuscita la regia di Sepe.
Unica piccola pecca, lo dico sempre quando li vedo, è l’uso dei microfoni, che non fanno altro che togliere spontaneità e naturalezza alla messa in scena.

Stefano Duranti Poccetti



Paolo Ferrari e Andrea Giornana in
UN ISPETTORE IN CASA BIRLING
di John Boynton Priestley
traduzione Giovanni Lombardo Radice
regia Giancarlo Sepe
con Orsetta De Rossi     
Cristina Spina
Vito Di Bella
Mario Toccafondi
Loredana Gjeci
scene Almodovar
costumi Giovanni Ciacci
musiche  Harmonia Team
disegno Luci Umile Vainieri
disegno Audio Paolo Astolfi
distribuzione  Consulenze Teatrali di Nora Guazzotti  
organizzazione  Teresa Rizzo
ufficio Stampa svs Viola Sbragia

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