08 dicembre, 2012

Parlare su “Il declino della regia”.


PALAZZO VALENTINI, PROVINCIA DI ROMA sesta edizione LA PROVINCIA IN SCENA “IL DECLINO DELLA REGIA” a cura di Franco Cordelli.

Franco Cordelli
Nei giorni 3/4/5 dicembre si è svolto presso Palazzo Valentini, dove ha sede la Provincia di Roma, sotto l'egida della stessa Provincia, all'interno della sesta edizione de “La Provincia in Scena”, il convegno IL DECLINO DELLA REGIA a cura di Franco Cordelli.
all'apertura dei lavori si è parlato dell'articolo sull'argomento pubblicato sul Corriere della Sera il giorno 3 dicembre a firma di Valerio Binasco: “Non so se il teatro di regia sia in declino, ma se così fosse, devo dire che sono abbastanza contento. per quel che mi riguarda era durato anche troppo, ora finalmente, oltre alle regie, si potranno fare tante altre cose dentro uno spettacolo: si potrà fare poesia, leggerezza, improvvisazione, gioco...”. Questo è stato l'argomento di discussione dell'intera prima giornata e sotto la direzione del curatore Franco Cordelli si sono avvicendati una serie di rappresentativi registi della scena italiana, ma è toccato a Walter Malosti aprire i giochi e ci ha confortato che, pur riconoscendo un percorso comune con Binasco, i due hanno cominciato e continuano a fare gli attori. Interessato alla ricchezza delle differenze, recuperando le radici dell'espressione, Giorgio Barberio Corsetti ci ha ricordato che l'attore è pur sempre un concentrato di corpo, mente e sensibilità, paragonandolo ad uno Sciamano, e che il suo approccio alla regia, più che a i mastri storici, è più vicino all'arte contemporanea, essendo da sempre interessato alla verità in scena, verità che etimologicamente sta per legge e densità dell'essere. Giuseppe Marini si è posto come un regista lettore di un testo, contemporaneamente ad un elaboratore di una scrittura scenica: “demolire per poi ritrasformare”. Armando Pugliese ha ribaltato il problema della crisi in crisi economica, che evidentemente si ripercuote anche nella povertà di scelte sia produttive che di invenzione vera e propria; la committenza nella limitatezza dello sforzo produttivo limita anche la creatività dell'intero apparato artistico. Serena Senigallia ci ha fortemente influenzati con la sua carica eversiva rispetto ad un sistema politico corrotto e disinteressato e ci ha parlato della sua esperienza in un piccolo comune in provincia di Milano e di quanto poco a poco sia riuscita con il suo gruppo a sensibilizzare l'intero paese. Infine Maurizio Scaparro ha riportato il problema a livello europeo: solo con la collaborazione e la condivisione a livello europeo, appunto, si potrà superare questa fase di crisi.
il coordinatore Franco Cordelli, come un sapiente mediatore, ha pungolato e stimolato i registi presenti ricordandoci che senza critica l'estetica non esiste, il regista difatti è il primo critico, è tutto un problema di legittimità della regia, siamo in declino proprio perché è venuta meno una legittimità dei ruoli. evidentemente è necessario riscrivere delle regole, come dice Valerio Binasco nel suo articolo, ne è giunto il tempo e l'urgenza e tutto questo bisogna farlo in accordo con la tradizione e la ricerca, ma la presenza di tante giovani proposte di regia lascia ben sperare. Sono difatti intervenuti nei giorni a seguire personalità emblematiche come Massimiliano Civica, Veronica Cruciani, Lucia Calamaro, Roberto Latini, Fabrizio Arcuri, Cristina Pezzoli, Luigi De Angelis (Fanny & Alexander).

Mario Di Calo

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