10 dicembre, 2012

“La Traviata” dell’ottimo regista, non solo cinematografico, Ferzan Ozpetek.



Napoli, Teatro Di San Carlo. Giovedì 6 dicembre 2012


Foto di Luciano Romano
Una “Traviata” emozionante quella di Ferzan Ozpetek, che dimostra così, a parte la sua dote di regista cinematografico, anche quella di regista operistico e lo fa anche in modo “operistico”, riuscendo a mettere da parte i suoi strumenti da cineasta o, meglio a dire, utilizzandoli consapevolmente in questa regia lirica. A dire il vero, infatti, esistono degli elementi da “Cinema”, come il bellissimo primo piano di Violetta all’inizio della recita, come i “flash” dei personaggi, che, nell’ultima scena, appaiono come lontani ricordi, come proiezioni immaginifiche, accanto al letto della morente.
Molto curati le scene e i costumi, che non soffocano comunque l’azione dei personaggi. S’inizia dall’interno di un palazzo riccamente decorato, si passa dall’interno/esterno della casa di Alfredo, fino a giungere alla suggestiva prospettiva di profondità di una scalinata – si tratta delle eleganti scale che conducono alla festa in cui Alfredo umilia pubblicamente Violetta. L’ultima scena prevede solo il letto mortuario della protagonista, un letto mortuario dalle lenzuola bianche, una veste antemortem dal colore anch’essa bianca, indossata dalla cantante, dove il rosso del sangue tisico s’imprime per gli spettatori con grande sofferenza.
È un ottimo Michele Mariotti alla direzione dell’Orchestra, del Coro e del Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo. Giovane e maturo è sempre pulito e preciso sugli accenti musicali e fa di questa Traviata un’opera – dal punto di vista musicale – fresca.
Brava ed emotiva Cinzia Forte nei panni di Violetta, la sua energia arriva in Teatro e delle volte ci strappa anche commozione; ottimo anche Giorgio Germont (Simone Piazzola) – il padre di Alfredo – che riesce anche mettersi in un gradino più alto rispetto al personaggio del figlio: un Tomislav Mužek a dire il vero un po’ sottotono rispetto agli altri due, artefici di una grande prova.
Foto di Luciano Romano
Ho avuto la fortuna di assistere anche all’ultima scena interpretata dal primo cast, che vede Carmen Giannattasio nei panni di Violetta e Saimir Pirgu in quelli di Alfredo. Sono stato colpito dalla differenza interpretativa delle due cantanti, una differenza netta da un punto di vista meramente “teatrale”, dove la Giannattasio si dimostra molto più fisica e carnalmente “intensa” della Forte, che preferisce un’interpretazione interiore, una Passione interiore. Ottimi comunque entrambi i punti di vista delle protagoniste, che, a loro modo, ci vanno vivere due emozionanti Violette. Per quanto riguarda Alfredo non ho molti dubbi, Saimir Pirgu si adatta decisamente meglio per Alfredo e con la “sua” Violetta danno vita a un armonico rapporto scenico. Da evidenziare anche l’altro Giorgio Germont, Vladimir Stoyanov, ottima interpretazione la sua, anche se non posso valutarlo nell’interezza dell’Opera.

Stefano Duranti Poccetti


Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana
LA TRAVIATA
di Giuseppe Verdi
libretto di Francesco Maria Piave
Direttore: Michele Mariotti
Regia: Ferzan Ozpetek
Maestro del Coro: Salvatore Caputo
Direttore del Corpo di Ballo: Alessandra Panzavolta
Scene: Dante Ferretti
Costumi: Alessandro Lai
Disegno Luci: Giuseppe Di Iorio
Coreografie: Alessandra Panzavolta
Regista collaboratore: Marina Bianchi
Aiuto regia: Marie Lambert
Assistenti scenografi: Massimo Razzi, Leila Fteita
Assistente ai costumi: Concetta Nappi
In coproduzione con la Fondazione Lirico-Sinfonica Petruzzelli di Bari
Violetta: Carmen Giannattasio / Cinzia Forte (6,12,14 dicembre)
Alfredo Germont: Saimir Pirgu / Tomislav Muzek (6, 11, 12, 14, 15 dicembre)
Giorgio Germont: Vladimir Stoyanov / Simone Piazzola (6,9,11,12,13 dicembre)
Flora: Giuseppina Bridelli/ Daniela Innamorati (6, 12, 14, 15 dicembre)
Annina: Michela Antenucci/ Bernadette Lucarini (6,11,12,14,15)
Orchestra, Coro e Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo

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